Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). 


Coordinatore: IDEA EUROPA APS

2023-3-IT03-KA154-YOU-000180529

Ente finanziatore: Commissione Europea

Contributo: 22 900,00 Euro

Data di inizio: 04/01/2024

Data di fine: 03/01/2026


IL PROGETTO

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il ruolo dei giovani nel Terzo Settore. Si intende realizzare un percorso che promuova le esperienze positive realizzate dai giovani nei settori sociali e no profit, per contribuire a portare all’attenzione di altri giovani, dell’opinione pubblica, degli stakeholders come associazioni e enti noprofit, delle istituzioni gli esempi virtuosi di attivazione, spirito di iniziativa, intraprendenza, partecipazione sociale e politica dei giovani cittadini. Allo stesso tempo, l’obiettivo è quello di analizzare il ruolo dei giovani nel mondo no profit e le effettive politiche esistenti di riconoscimento e valorizzazione. Per arrivare a produrre delle proposte concrete di intervento, anche attraverso il dialogo con i decisori politici.

I risultati principali a livello formativo e di cooperazione saranno i seguenti:

1. I partecipanti accresceranno le proprie competenze in tema di Terzo Settore, sia a livello di dati che di politiche e di legislazione, attraverso il confronto di esperienze e il varo di ricerca collettivo;

2. I partecipanti attivamente coinvolti accresceranno anche le proprie capacità gestionali/organizzative a livello progettuale;

3. L’organizzazione costruirà una comunità di giovani impegnati nel Terzo Settore, che potrà esser un bacino di idee, progetti e proposte.

Vi saranno poi 3 risultati tangibili fondamentali:

Documento d’analisi dei dati sul ruolo e il riconoscimento attuale dei giovani nel Terzo Settore;

Documento d’analisi delle attuali politiche e interventi legislativi in relazione alla promozione e alla valorizzazione del ruolo dei giovani nel Terzo Settore;

Documento di proposte d’intervento a favore dei giovani nel Tarzo Settore, per valorizzarne e riconoscerne il ruolo.

Il volontariato in Italia rappresenta una componente fondamentale della società, svolgendo un ruolo cruciale nel colmare le lacune lasciate dalle istituzioni pubbliche e nel promuovere una cultura di solidarietà e di inclusione sociale. Con una storia ricca e diversificata, il volontariato italiano si estende su un ampio spettro di settori, inclusi l’assistenza sociale, la protezione civile, l’ambiente, la cultura, e lo sport, dimostrando la sua versatilità e la capacità di rispondere efficacemente ai bisogni emergenti della comunità.

Storia ed Evoluzione

Il concetto di volontariato in Italia ha radici profonde, che si intrecciano con la storia sociale e culturale del paese. Tradizionalmente associato alle opere caritatevoli della Chiesa cattolica, nel corso del Novecento, il volontariato ha iniziato a diversificarsi, abbracciando una varietà di cause e mobilitando un numero crescente di cittadini. La svolta legislativa si ebbe con la Legge quadro sul volontariato (Legge n. 266/1991), che ha fornito una definizione ufficiale di volontariato e ha stabilito un quadro normativo per le organizzazioni di volontariato, riconoscendone il ruolo sociale ed economico.

Il Ruolo Sociale

Il volontariato gioca un ruolo insostituibile nel tessuto sociale italiano, offrendo supporto ai più vulnerabili, promuovendo l’inclusione sociale, e contribuendo alla coesione comunitaria. Attraverso iniziative di assistenza diretta, programmi educativi, e progetti di integrazione, i volontari lavorano quotidianamente per garantire che nessuno sia lasciato indietro. Inoltre, in situazioni di emergenza, come calamità naturali o crisi sanitarie, i volontari sono spesso in prima linea, offrendo assistenza immediata e supporto alla popolazione colpita.

Impatto Economico

Oltre al suo valore sociale, il volontariato ha anche un impatto economico significativo. Contribuisce alla riduzione dei costi per le istituzioni pubbliche e genera benefici economici indiretti attraverso la promozione del benessere sociale e della qualità della vita. Le attività di volontariato stimolano inoltre lo sviluppo di competenze e la partecipazione civica, fattori importanti per una società dinamica e resiliente.

Sfide e Prospettive Future

Nonostante il ruolo fondamentale del volontariato, questo settore si trova di fronte a numerose sfide, tra cui il ricambio generazionale, la necessità di formazione professionale per i volontari, e la ricerca di risorse finanziarie sostenibili. Affrontare queste sfide richiede un impegno congiunto da parte delle organizzazioni di volontariato, delle istituzioni pubbliche, e della società civile, per garantire che il volontariato possa continuare a evolversi e ad adattarsi alle esigenze di una società in rapido cambiamento.

Conclusione

Il volontariato in Italia rappresenta una forza vitale per la società, incarnando i valori di solidarietà, altruismo, e impegno civico. Mentre le sfide persistono, l’energia e la dedizione dei volontari italiani continuano a ispirare e a promuovere un futuro più inclusivo e solidale per tutti.

Perché i giovani dovrebbero interessarsi al terzo settore per la loro crescita personale e professionale

Nel contesto socio-economico attuale, il terzo settore si sta affermando come una delle aree più dinamiche e influenti. Comprendendo una varietà di organizzazioni non-profit, da enti di beneficenza a cooperative sociali, il terzo settore svolge un ruolo cruciale nel rispondere a esigenze sociali non soddisfatte, promuovendo il volontariato e la solidarietà sociale. Per i giovani, orientarsi verso questo settore non solo può arricchire la loro esperienza di vita, ma può anche offrire significative opportunità di crescita professionale. Esploriamo in dettaglio perché i giovani dovrebbero considerare il terzo settore come un campo di interesse e sviluppo.

1. Sviluppo di competenze trasversali Il terzo settore richiede un ampio spettro di competenze, dalle capacità comunicative e organizzative fino alla gestione di progetti e team. I giovani che si impegnano in queste organizzazioni hanno l’opportunità di lavorare in contesti vari e spesso sfidanti, che promuovono lo sviluppo di competenze trasversali applicabili in molti altri campi lavorativi. La negoziazione, la risoluzione dei conflitti, la capacità di adattamento e la gestione delle risorse sono solo alcuni esempi delle competenze che possono essere affinate.

2. Esperienza pratica e apprendimento basato sulla pratica A differenza di molti ambienti aziendali, il terzo settore offre spesso possibilità di assumere responsabilità significative anche a livelli iniziali. Questo consente ai giovani di essere coinvolti direttamente in progetti e iniziative che hanno un impatto tangibile, fornendo un’esperienza pratica preziosa che è altamente considerata anche in altri contesti professionali.

3. Rete professionale e opportunità di networking Lavorare nel terzo settore permette di incontrare e collaborare con una vasta gamma di professionisti, inclusi dirigenti di aziende, politici, accademici e altri attori chiave del settore. Questo può essere un eccellente trampolino di lancio per costruire una rete professionale solida, utile per future opportunità di carriera sia nel terzo settore che in altri campi.

4. Soddisfazione personale e impatto sociale Una delle motivazioni più forti per i giovani che scelgono il terzo settore è la possibilità di contribuire positivamente alla società. Lavorare per una causa in cui si crede può offrire un profondo senso di realizzazione e soddisfazione personale. Inoltre, vedere gli effetti diretti del proprio lavoro sulla vita delle persone può essere enormemente gratificante e motivante.

5. Flessibilità e innovazione Molti enti del terzo settore sono all’avanguardia nell’adozione di approcci innovativi per risolvere problemi sociali, economici e ambientali. Questo offre ai giovani l’opportunità di lavorare in ambienti flessibili e creativi, dove possono sperimentare e implementare nuove idee. La capacità di innovare e adattarsi rapidamente è estremamente preziosa in qualsiasi carriera.

In conclusione, il terzo settore non solo contribuisce allo sviluppo sociale e comunitario, ma offre anche ai giovani una piattaforma unica per crescere umanamente e professionalmente. Attraverso il lavoro in questo settore, i giovani possono sviluppare una gamma di competenze utili, espandere la loro rete professionale, e sentirsi parte di qualcosa di più grande che ha un impatto reale e positivo nel mondo. Pertanto, considerare una carriera nel terzo settore può essere una scelta intelligente e soddisfacente per molti giovani oggi.


Roma 6 Maggio 2024

Rettorato – Università degli Studi di Roma Torvergata

Evento IBG Next Gen – I dati 
L’evento si è concentrato sull’analisi dei dati relativi all’attivazione dei giovani nel Terzo Settore. Il gruppo di 30 giovani è stato diviso il tre sottogruppi, guidati dai giovani grup leaders selezionati da IDEA EUROPA. Ogni gruppo ha analizzato un tema diverso all’interno del Terzo Setttore e stilato un documento d’analisi. I temi individuati sono: inclusione sociale, disabilità, sport di base. I lavori di gruppo sono stati facilitati da 3 decision makers.
Uno degli interventi più significativi durante l’evento è stato quello di Mattia Di Tommaso, ambasciatore Erasmus Plus per il settore adulti, il quale ha portato la sua esperienza e visione su come i giovani possono essere coinvolti e attivati nel Terzo Settore. Di Tommaso ha sottolineato l’importanza dell’educazione non formale e delle esperienze di mobilità internazionale offerte da programmi come Erasmus Plus, che permettono ai giovani di acquisire competenze trasversali fondamentali per il loro sviluppo personale e professionale.Durante il suo intervento, Di Tommaso ha evidenziato come il coinvolgimento dei giovani nel Terzo Settore non solo favorisca la crescita individuale, ma contribuisca anche alla costruzione di una società più equa e inclusiva. Ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione tra diverse istituzioni e organizzazioni per creare opportunità concrete per i giovani, specialmente in contesti che riguardano l’inclusione sociale, la disabilità e lo sport di base, temi cruciali per il benessere e la coesione sociale.

Bologna 3 Giugno 2024

II EVENTO – BOLOGNA, 3 GIUGNO 2024

Il 3 giugno 2024, a Bologna, si è tenuto il secondo evento del progetto Italiani bella gente Next Generation.

L’obiettivo di questo secondo incontro è stato quello di promuovere e valorizzare il ruolo dei giovani dei licei e degli istituti superiori nel Terzo Settore.

Si è voluto realizzare un percorso che potesse promuovere le esperienze positive realizzate dai giovani del Liceo Scientifico e Linguistico Copernico di Bologna nei settori sociali e no profit e che potesse analizzare il ruolo dei giovani nel mondo no profit durante e dopo la scuola e le effettive politiche esistenti di riconoscimento e valorizzazione.

L’evento si è focalizzato sull’analisi delle politiche e della legislazione relativi al Terzo Settore e soprattutto a quanto queste siano realmente incentivanti per i giovani e ne favoriscano e riconoscano la professionalità.

All’evento, hanno partecipato 30 giovani di Bologna con esperienza nel mondo del no profit (ad esempio volontari, membri di associazioni, operatori sociali, educatori, ecc…).

I partecipanti, sono stati scelti in una fascia di età tra i 18 e i 20 anni, perché, visti lo spirito e gli obiettivi del progetto, si è voluto valorizzare l’esperienza dei giovanissimi cittadini, la scelta di promuovere quelle che possono essere le buone pratiche, i role models positivi tra i giovani e per i giovani. I giovani sono stati selezionati tra le classi Quarte e Quinte della sezione Lingustica del Liceo Copernico di Bologna.

Il “gender balance” è stato assicurato dallo staff organizzatore, il quale ha optato per la scelta dei partecipanti garantendo la presenza di almeno il 40% di donne alle attività di meeting previste dal progetto.

Il gruppo di 30 giovani è stato diviso in tre sottogruppi, guidati dai giovani group leaders selezionati da Idea Europa.

Ogni gruppo ha analizzato un tema diverso all’interno del Terzo Settore e ha stilato un documento d’analisi. I temi individuati sono stati: inclusione sociale, disabilità, sport di base.

Hanno preso parte all’evento anche 3 decision makers del corpo docenti del Liceo Copernico, disponibili al confronto (uno con ciascun gruppo) durante le sessioni di lavoro.

Grazie a questa attività, i partecipanti hanno acquisito diverse conoscenze, competenze e abilità. Infatti, attraverso le attività previste, il progetto ha potuto promuovere alcuni concetti chiave quali: la partecipazione attiva, la cittadinanza europea, l’inclusione sociale, le iniziative e le politiche giovanili, la libertà, la giustizia, l’uguaglianza, la dignità umana, la non discriminazione, la democrazia, l’universalità e la solidarietà. I giovani partecipanti sono stati chiamati a sviluppare idee di intervento da poter portare avanti per portare crescita e sviluppo sostenibile e positivo in alcuni settori lavorativi chiavi, quali il turismo sostenibile, la salute pubblica, il mondo dell’arte e creativo, architettura e sviluppo di un’urbanistica sostenibile e accessibile a persone con disabilità motoria.

Per chiudere l’evento, è stata realizzata una sessione formativa dedicata alle opportunità individuali per i giovani under 30 di partecipare agli scambi giovanili, per mostrare ai partecipanti lle potenzialità offerte dal programma Erasmus+ anche dopo la scuola.

L’ambizione di Idea Europa è stata quella di inserire Italiani Bella gente Next Generation all’interno di un percorso che permetterà di sviluppare nuovi progetti di scala sempre più grande, partendo dai risultati che questo primo progetto consentirà di raggiungere.


REPORT DEL PROGETTO