Free to Be

Project ID: 101081200

“Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor EACEA can be held responsible for them.”


Free To Be- FtB

Project ID: 101081200

Programme(s): Erasmus+

Topic(s): ERASMUS-EDU-2021-VIRT-EXCH-IPA

Type of action: ERASMUS Project Grants

Start date: 01 December 2022
End date: 30 November 2025

Lead partner: GAYCS

About the project

Il progetto sarà un ERASMUS-EDU-2021-VIRT-EXCH-IPA secondo le regole del Programma Erasmus Plus.
L’obiettivo generale del progetto è prevenire il cyberbullismo omofobico tra i giovani: una forma di bullismo che avviene attraverso dispositivi digitali e piattaforme come telefoni cellulari, computer, social media e tablet, perpetrata contro i giovani LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali).
L’obiettivo principale sarà raggiunto attraverso il conseguimento dei seguenti obiettivi specifici:

  • Promozione di un linguaggio rispettoso utilizzato tramite dispositivi digitali e piattaforme rivolte a LGBTQI;
  • Diffusione di un linguaggio rispettoso e appropriato nei confronti delle persone LGBTQI, in particolare nell’uso di internet e dei social media;
  • Creazione di una rete permanente di associazioni giovanili e operatori giovanili per promuovere la prevenzione e sensibilizzare sul tema del cyberbullismo omofobico.

Nello specifico, le attività virtuali proposte coinvolgono gli operatori giovanili, offrendo loro l’opportunità di sviluppare un progetto di scambio virtuale con colleghi provenienti da diversi paesi.
Grazie al progetto, gli operatori giovanili diventeranno agenti di cambiamento nella prevenzione del cyberbullismo omofobico, guidando e sostenendo i giovani all’interno e all’esterno del consorzio.

The project will be an ERASMUS-EDU-2021-VIRT-EXCH-IPA according to Erasmus Plus Programme rules.
The general aim of the project is to prevent homophobic cyber-bullying among young people: a form of bullying that takes place over digital devices and platforms like mobile phones, computers, social media and tablets perpetrated against LGBTQI youth (lesbian, gay, bisexual, transgender, queer and intrasexual).
The main object will be reached through the attainment of the following specific objectives:

  • Promotion of a respectful language used through digital devices and platforms referred to LGBTQI;
  • Spreading a respectful and appropriate language against LGBTQI, particularly in the use of internet and social media;
  • Creating a permanent network of youth association and Youth Workers to promote prevention and raise awareness on the theme of the homophobic cyber-bulling.

Specifically, the proposal virtual activities involve youth workers giving them the opportunity to develop a virtual exchange project with other colleagues from different countries.
Thanks to the project, youth workers will come true factors of change preventing homophobic cyber bullying by guiding and supporting young people inside and outside the consortium.

Partnership

GAYCS LGBT ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE- Italia

LEAD PARTNER

GAYCS LGBT è oggi una realtà importante nel territorio italiano, nato nel 2012 come Dipartimento nazionale LGBT di AICS – Associazione Italiana Cultura Sport. L’ente dalla sua fondazione ha realizzato molteplici iniziative nel campo della cultura e dello sport a promozione dei diritti LGBTQI misurandosi con diversi progetti locali, nazionali ed europei. Dalla sua nascita ha raccolto punti di ascolto e visibilità a Roma, Genova, Bologna, Cesena, Imola, Torino, Milano, Ancona, Vicenza, Modena e Napoli. Lo sviluppo della rete GAYCS è in continua evoluzione grazie ad un programma che prevede l’attivazione di nuove realtà̀ in coincidenza con tutte le sedi territoriali di AICS presenti in ogni capoluogo e non solo. L’associazione si occupa della promozione, tutela dei diritti LGBTQI in Italia attraverso la realizzazione e promozione di iniziative sportive, culturali, formative e turistiche in Italia ed Europa. Gaycs è responsabile della Nazionale Italiana Gay Friendly, dal 2019 è coordinatore del
progetto europeo Run for Equality e dal gennaio 2020 It’s All about us finanziati dal Programma
Erasmus Plus Sport della Commissione Europea.

GAYCS LGBT is now a significant presence in the Italian territory, established in 2012 as the LGBT National Department of AICS – Italian Association of Culture and Sport. Since its inception, the organization has carried out numerous initiatives in the fields of culture and sports to promote LGBTQI rights, engaging in various local, national, and European projects. Since its inception, it has established points of contact and visibility in Rome, Genoa, Bologna, Cesena, Imola, Turin, Milan, Ancona, Vicenza, Modena, and Naples. The development of the GAYCS network is continuously evolving through a program that involves the activation of new entities in coordination with all the territorial branches of AICS present in each capital and beyond. The association is engaged in promoting and protecting LGBTQI rights in Italy by organizing and promoting sports, cultural, educational, and touristic initiatives in Italy and Europe. Gaycs is responsible for the Italian Gay Friendly National Team, and since 2019, it has been coordinating the European project “Run for Equality,” and since January 2020, “It’s All about us,” funded by the Erasmus Plus Sport Program of the European Commission.

ASSOCIAZIONE SOS EUROPA- Italia

SOS EUROPA è una associazione indipendente di promozione sociale con sede a Roma, nata dall’entusiasmo dei suoi volontari per i valori europei avente come missione primaria il sostegno all’integrazione dei giovani dentro e fuori l’Unione Europea. SOS Europa promuove e incoraggia da sempre lo scambio di culture, conoscenze ed esperienze: per questo motivo è molto attiva nel programma quadro Erasmus plus sia come ente applicante di progetti che come partner in scambi e progetti internazionali. Inoltre, da diversi anni diffonde le politiche europee nel settore gioventù grazie ai numerosi corsi che organizza frequentemente, cui partecipano esponenti di differenti realtà che lavorano a contatto con i giovani provenienti da tutto il territorio nazionale. La sua missione è quella di promuove la pace, la giustizia sociale ed economica, l’uguaglianza e la garanzia dei diritti di cittadinanza, la democrazia e la partecipazione dal basso, l’inclusione sociale e il dialogo interculturale. SOS EUROPA ha maturato un’esperienza pluriennale nella redazione e gestione di progetti, maturando una forte expertise nel coordinamento e nelle attività di amministrazione e rendicontazione.

SOS EUROPA is an independent social promotion association based in Rome, born from the enthusiasm of its volunteers for European values, with its primary mission being to support the integration of young people within and outside the European Union. SOS Europa has always promoted and encouraged the exchange of cultures, knowledge, and experiences: for this reason, it is highly active in the Erasmus Plus framework, both as an applicant for projects and as a partner in exchanges and international initiatives. Moreover, for several years, it has been disseminating European youth policies through numerous courses that it frequently organizes, attended by representatives from various organizations working with young people from across the national territory. Its mission is to promote peace, social and economic justice, equality, and the guarantee of citizenship rights, democracy, grassroots participation, social inclusion, and intercultural dialogue. Over the years, SOS EUROPA has gained extensive experience in project drafting and management, developing a strong expertise in coordination, administration, and reporting activities.

ASSOCIATION FOR PROGRESS, EDUCATION AND LOBBYING NEL SKOPJE North Macedonia

PEL è un’associazione no-profit e non governativa con lo scopo di promuovere lo sviluppo dei giovani e delle donne dal punto di vista sociale, professionale e personale attraverso la promozione dei diritti umani e del volontariato, garantendo tali opportunità a tutti i gruppi sociali, soprattutto ai soggetti con minori opportunità e che vivono in situazioni di svantaggio. Si tratta di un ente che da 16 anni è diventato un punto di riferimento per le comunità locali e che ha fatto della diversità il suo punto di forza, infatti, i membri di PEL sono molto diversi per etnia, religione, orientamento sessuale, aspirazioni personali. La realtà è particolarmente attiva nei campi della promozione dei diritti umani, della parità di genere, della promozione dei diritti LGBTQI, della responsabilità sociale, dell’imprenditorialità e dell’immigrazione.
L’associazione eroga costantemente percorsi formativi basati su metodologie non formali per
rafforzare le competenze dei giovani, degli animatori e dei membri dello staff grazie ad un’esperienza oramai consolidata nel campo della facilitazione e di educazione svolta con medotodologie, tecniche e strumenti innovativi anche all’interno dei diversi progetti europei a cui ha preso parte sia come capofila che in veste di partner, riuscendo a gestire anche gruppi di partecipanti spesso eterogenei dal punto di vista geografico, culturale e personale anche grazie al suo forte impegno nella promozione del dialogo interculturale.

PEL is a nonprofit and nongovernmental association aimed at promoting the development of young people and women from a social, professional, and personal perspective through the advocacy of human rights and volunteerism. It ensures these opportunities for all social groups, especially individuals with fewer opportunities and those living in disadvantaged situations. For 16 years, it has become a reference point for local communities, and it has embraced diversity as its strength. Indeed, PEL’s members are quite diverse in terms of ethnicity, religion, sexual orientation, and personal aspirations. The organization is particularly active in the fields of promoting human rights, gender equality, LGBTQI rights, social responsibility, entrepreneurship, and immigration.The association consistently offers non-formal learning pathways to enhance the skills of young people, facilitators, and staff members, drawing from well-established experience in facilitation and education, using innovative methodologies, techniques, and tools. PEL has been involved in various European projects as a lead partner or partner, successfully managing groups of participants often heterogeneous in geographical, cultural, and personal aspects. Its strong commitment to promoting intercultural dialogue has contributed to this achievement.

BOSNIAN REPRESENTATIVE ASSOCIATION FOR VALUABLE OPPORTUNITIES Bosnia and Herzegovina

BRAVO è un’organizzazione non governativa no profit da anni attiva nello sviluppo dell’imprenditorialità dei giovani, della società civile, nella promozione della formazione basata su metodologie non formali, del pensiero critico e dell’alfabetizzazione digitale con particolare riferimento ad adulti e giovani tra i 15 e i 30 anni. Tutte le attività associative sono sviluppate al fine di favorire: la tolleranza, la democrazia, la diversità il volontariato e l’apertura mentale a ciò che è diverso. Sono costanti le attività di prevenzione e promozione di iniziative contro il bullismo, anche svolte mediante piattaforme digitali, nei confronti di persone LGBTQI. Soprattutto negli ultimi anni sono state organizzate attività molto specifiche legate al contrasto dell’”hate speech” attraverso l’arte e la creatività. Bravo negli anni è riuscita a costruire una solida rete di relazioni col settore privato, pubblico, con le istituzioni e con la società civile, riuscendo a mettere in campo diverse progettualità. BRAVO mira ad assumere sempre più un ruolo di “faro” non solo per la Bosnia ed Erzegovina ma per l’intera area balcanica, regione nella quale da anni lavora per l’ampliamento di un’ampia rete di cooperazione con diverse realtà sul territorio che portano oggi l’ente a contare su 440 partner internazionali. (ad esempio, MLADIINFO MONTENEGRO, partner di progetto in FtB è parte di questa rete ed ha già collaborato nella progettazione europea e non con BRAVO, che ne ha fortemente promosso la presenza all’interno del consorzio).

BRAVO is a nonprofit non-governmental organization that has been active for years in fostering youth entrepreneurship, civil society development, promoting training based on non-formal methodologies, critical thinking, and digital literacy, with a particular focus on adults and young people between 15 and 30 years old. All the association’s activities are developed to encourage tolerance, democracy, diversity, volunteerism, and open-mindedness towards what is different. There are ongoing initiatives to prevent and promote actions against bullying, including those carried out through digital platforms, targeting LGBTQI individuals. Especially in recent years, highly specific activities have been organized to combat “hate speech” through art and creativity. Over the years, BRAVO has managed to build a solid network of relationships with the private and public sectors, institutions, and civil society, deploying various projects.

BRAVO aims to increasingly play the role of a “beacon,” not only for Bosnia and Herzegovina but for the entire Balkan region. It has been working for years to expand a broad cooperation network with various entities in the region, which now brings the organization to collaborate with 440 international partners. (For example, MLADIINFO MONTENEGRO, a project partner in FtB, is part of this network and has previously collaborated on both European and non-European projects with BRAVO, which actively promoted its presence within the consortium).

Open Mind Spectrum Albania – OMSA Albania

OMSA scende in campo ogni giorno per garantire la piena affermazione della libertà e il godimento
dei diritti fondamentali dell’uomo indipendentemente dal genere, dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere, dal colore della pelle, dall’età e dallo status sociale. L’ente è particolarmente focalizzato sul fornire supporto ai giovani, e sul sostegno dei diritti della comunità LGBTQI in Albania lottando contro qualunque forma di discriminazione e marginalizzazione ed offrendo una serie di servizi a supporto di questo specifico target. L’organizzazione è attiva dal 2013 ed il suo raggio d’azione si estende a livello locale, nazionale ed internazionale grazie al supporto di un gruppo qualificato di esperti molto attivo nel campo della ricerca. Inoltre, è sempre più forte è l’azione sul fronte istituzionale che l’organizzazione cerca di portare avanti al fine di supportare le politiche giovanili,
riforme e piani d’azione dedicati alla gioventù e alla comunità LGBTQI come:

  • gruppi e attivisti LGBTIQI, organizzazioni e attivisti di gruppi per i diritti umani,
  • parlamento albanese ed istituzioni governative e comuni delle principali città;
  • ministeri che si occupano di diritti umani e questioni di assistenza sociale:
  • Partiti Politici e Forum Politici Giovanili nel Paese, che si occupano di partecipazione politica;
  • Università e centri di ricerca con cui si collabora attivamente a diverse ricerche sul tema LGBTQI;

OMSA takes action every day to ensure the full realization of freedom and enjoyment of fundamental human rights regardless of gender, sexual orientation, gender identity, skin color, age, and social status. The organization is particularly focused on providing support to young people and advocating for LGBTQI community rights in Albania, while fighting against all forms of discrimination and marginalization. It offers a range of services to support this specific target group. Active since 2013, the organization’s scope extends from local to national and international levels, thanks to the support of a qualified group of experts actively engaged in research.

Furthermore, the organization’s institutional efforts are growing stronger, aimed at supporting youth policies, reforms, and action plans dedicated to both youth and the LGBTQI community, such as:

  • LGBTQI groups and activists, human rights groups and activists,
  • Albanian Parliament and government institutions, as well as municipalities in major cities,
  • Ministries dealing with human rights and social assistance issues,
  • Political Parties and Youth Political Forums in the country that engage in political participation,
  • Universities and research centers actively collaborating on various LGBTQI-related research.

YELLOW Kosovo

YELLOW è un’organizzazione non governativa che lavora allo sviluppo delle capacità personali e professionali dei giovani, della cittadinanza attiva, alla promozione della cultura, della legalità e della tutela dell’ambiente tra i giovani. L’ente promuove diverse iniziative sul territorio attraverso una vasta rete di partner locali, ed incoraggia i giovani ad avere un ruolo proattivo nel luogo in cui vivono contribuendo alla crescita della loro comunità. YELLOW svolge diverse attività come: l’organizzazione di forum, dibattiti, forum, tavoli, simposi, corsi di formazione, seminari, campi e varie attività attraverso metodologie non formali con l’ambizione di portare tali metodologie anche all’interno delle scuole affiancandole alle forme di istruzione più tradizionali ed in altri ambiti. Forte è il focus sui giovani con minori opportunità e sulla volontà di garantire anche a questo specifico target la piena inclusione sociale e la possibilità di acquisire skill e competenze accedendo ad una formazione di qualità di natura internazionale ed interculturale. YELLOW punta sull’alto valore sociale e formativo dell’animatore quale ponte tra il mondo dei giovani, la società, del lavoro e della formazione.

YELLOW is a non-governmental organization that works on the development of personal and professional skills of young people, active citizenship, and the promotion of culture, legality, and environmental protection among youth. The organization promotes various initiatives at the local level through an extensive network of local partners and encourages young people to play a proactive role in their communities, contributing to the growth of their community. YELLOW engages in various activities such as organizing forums, debates, panels, symposia, training courses, seminars, camps, and various events using non-formal methodologies. Its ambition is to introduce these methodologies into schools alongside more traditional forms of education and in other contexts.

There is a strong focus on young people with fewer opportunities, aiming to ensure their full social inclusion and providing them with the opportunity to acquire skills and competencies through quality international and intercultural training. YELLOW emphasizes the significant social and educational value of the facilitator as a bridge between the world of youth, society, work, and education.

MLADIINFO MONTENEGRO Montenegro

Mladiinfo Montenegro è un’organizzazione nazionale senza scopo di lucro guidata dai giovani e fondata
il 30 marzo 2011 a Podgorica, con l’obiettivo di migliorare la posizione dei giovani in Montenegro, attraverso l’informazione, l’istruzione, la partecipazione attiva nella società e la diffusione di valori
Europei. L’ente promuove il dialogo interculturale tra la società montenegrina, il resto dell’area balcanica e i diversi paesi dell’Unione, e per questo è da anni attivo nel campo della mobilità giovanile. Il team di m!M comprende educatori, animatori, stagisti, tirocinanti e dipendenti con una significativa esperienza nell’informazione e nell’educazione dei giovani ed una fitta rete di organizzazioni affiliate in: Macedonia, Albania, Austria, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Croazia.
L’ente è anche membro dello European Youth Press, Center per il volontariato europeo ed è uno dei
fondatori e membri del Montenegro Youth. Mladiinfo Montenegro ha partecipato alla creazione della
prima legge montenegrina sulla gioventù, avvia e lavora continuamente per creare consigli locali per i
giovani e promuove la partecipazione dei giovani ai processi decisionali.

Mladiinfo Montenegro is a national nonprofit organization led by young people and established on March 30, 2011, in Podgorica. Its aim is to improve the position of young people in Montenegro through information, education, active participation in society, and the promotion of European values. The organization fosters intercultural dialogue between Montenegrin society, the rest of the Balkan region, and various countries within the European Union. Consequently, it has been actively engaged in the field of youth mobility for years.

The m!M team comprises educators, facilitators, interns, trainees, and employees with significant experience in youth information and education, as well as a strong network of affiliated organizations in Macedonia, Albania, Austria, Slovenia, Slovakia, the Czech Republic, Poland, and Croatia. The organization is also a member of the European Youth Press, the European Volunteer Center, and one of the founders and members of Montenegro Youth.

Mladiinfo Montenegro participated in the creation of Montenegro’s first youth law, initiates and consistently works on establishing local youth councils, and promotes youth participation in decision-making processes.

KICK OFF MEETING- TIRANA

Il 12 settembre 2023 A tirana si è svolto il kick off meeting del progetto FREE TO BE (Project ID: 101081200), co-finanziato dalla Commissione Europea . Il progetto è un ERASMUS-EDU-2021-VIRT-EXCH-IPA secondo le regole del Programma Erasmus Plus, ed è co-ordinato dall’associazione italiana Gaycs.

I rappresentanti delle associazioni, quali: Gaycs ( italia), Sos europa ( Italia), Bravo ( Bosnia), Pel ( Nord macedonia ), Omsa ( Albania), Yellow (Kosovo ) e Mladiinfo (Montenegro),si sono incontrati presso la capitale albanese, ospitati dall’ associazione locale OMSA, per la prima riunione di progetto.

Il Kick off meeting ha rappresentato, infatti, il “calcio d’inizio” del progetto, in tale sede i rappresentanti delle associazioni hanno lavorato su:

 1) determinazione buone pratiche all’interno dello staff per la buona governance di progetto;

 2) definizione metodi ed indicatori per effettuare la survey preliminare del primo scambio virtuale per testare la quantità e la qualità strumenti di promozione del dialogo interculturale online tra i giovani, a disposizione degli animatori;

3) definizione indicatori di impatto del primo scambio virtuale;

Inoltre sono sono stati condivisi gli obiettivi del progetto e le varie task di ogni associazione, per il raggiungimento degli stessi.

Prossimo step sarà la preparazione e successiva realizzazione del primo scambio virtuale che verterà che su un’attività di formazione volta a trasferire ai destinatari strumenti di promozione del dialogo interculturale online tra i giovani.


On September 12, 2023, in Tirana, the kick-off meeting of the FREE TO BE project (Project ID: 101081200), co-financed by the European Commission, took place. The project falls under ERASMUS-EDU-2021-VIRT-EXCH-IPA, following the rules of the Erasmus Plus Program, and is coordinated by the Italian association Gaycs.

Representatives from various associations, including Gaycs (Italy), Sos Europa (Italy), Bravo (Bosnia), Pel (North Macedonia), Omsa (Albania), Yellow (Kosovo), and Mladiinfo (Montenegro), gathered in the Albanian capital, hosted by the local association OMSA, for the project’s inaugural meeting.

The kick-off meeting marked the official start of the project. During this event, association representatives worked on:

1) Identifying best practices within the team for effective project governance.
2) Defining methods and indicators for conducting the preliminary survey of the first virtual exchange to assess the quantity and quality of tools for promoting online intercultural dialogue among young people, available to facilitators.
3) Defining impact indicators for the first virtual exchange.

Additionally, the project’s objectives and the various tasks of each association were shared for mutual achievement.

The next step will be the preparation and subsequent implementation of the first virtual exchange, which will focus on a training activity aimed at equipping recipients with tools to promote online intercultural dialogue among young people.

https://www.eventbrite.it/e/free-to-be-training-course-for-youth-workers-tickets-742688079037?utm-campaign=social&utm-content=attendeeshare&utm-medium=discovery&utm-term=listing&utm-source=cp&aff=ebdsshcopyurl

TRAINING COURSE 25 NOV 2023- ONLINE

Il 25 novembre, l’Associazione Association for Progress, Education and Lobbying PEL Skopje ha organizzato un corso di formazione online della durata di un giorno, come parte del progetto “Free To Be”, finanziato dal programma Erasmus+ della Commissione Europea e implementato dall’organizzazione italiana GAYCS.

L’obiettivo generale del progetto è prevenire il cyberbullismo omofobico tra i giovani: una forma di bullismo che si verifica attraverso dispositivi e piattaforme digitali come telefoni cellulari, computer, social media e tablet, perpetrato contro i giovani LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali).

Il corso di formazione online è stato organizzato con l’obiettivo di familiarizzare i partecipanti con il tema del dialogo interculturale, comprendere le principali differenze tra il dialogo interculturale e i metodi tradizionali di inclusione sociale e conoscere gli strumenti e le tecnologie online che possono essere utilizzati nella promozione del dialogo interculturale tra i giovani.

Durante il seminario condotto da Julijana Daskalov da Skopje, Macedonia del Nord, abbiamo riunito più di 50 giovani da tutti i paesi partner (Italia, Macedonia del Nord, Kosovo, Bosnia ed Erzegovina e Albania).

Il programma del corso di formazione è stato diviso in 2 sezioni principali, durante le quali i partecipanti hanno avuto l’opportunità di svolgere attività individuali e di gruppo. All’inizio di questo corso di formazione, prima di essere introdotti all’argomento del progetto, i partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere meglio il progetto stesso e di apprendere di più sul programma Erasmus+.

Successivamente, sono stati introdotti alla piattaforma Miro, che hanno utilizzato per creare il loro collage personale con immagini che li rappresentano come individui, ma anche immagini che descrivono i loro interessi personali, condividendolo con gli altri per conoscersi meglio in vista delle attività di gruppo che seguivano.

Una volta completati i loro collage, sono stati presentati all’applicazione Mentimeter, un’applicazione interattiva che aiuta a coinvolgere i partecipanti attraverso diversi tipi di quiz, sondaggi, domande a risposta multipla, ecc. Gli è stato spiegato come utilizzare l’applicazione e successivamente sono stati posti loro alcune domande legate allo stress e alla gestione dello stress.

È stato interessante osservare quanto le persone si sentano a disagio quando parlano dello stress e le loro reazioni ad esso. È stato interessante notare che la maggior parte dei partecipanti associa lo stress a nervosismo, ansia e rabbia verso gli altri. Quando è stato chiesto cosa li stressasse di più, la risposta più comune è stata il bilanciamento tra vita e lavoro, seguito dal carico di lavoro, il che ci mostra che lo stress tra le persone proviene solitamente dal loro luogo di lavoro.

Il positivo è che, quando è stato chiesto loro di fornire un consiglio per un amico che si sente stressato, la maggior parte dei partecipanti ha menzionato qualche attività fisica. Alla fine della presentazione dell’app Mentimeter, sono stati invitati a descrivere il dialogo interculturale con una sola parola. Hanno fornito risposte molto preziose, che ci hanno mostrato che sono in qualche modo familiari con l’argomento del corso di formazione.

La seconda parte del corso di formazione è iniziata con una presentazione teorica del concetto di dialogo interculturale. Durante questa sessione, i partecipanti hanno avuto la possibilità di apprendere di più sugli stereotipi utilizzando esempi provenienti da diversi paesi. Hanno anche appreso di più sulle culture, su come è collegato agli stereotipi, su come si è sviluppato nel corso degli anni e su come adottiamo la nostra cultura. Hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla propria esperienza personale e di vedere come si sono adattati e modificati culturalmente nel corso del tempo.

Da lì, hanno esplorato i modelli dell’iceberg e dell’onion. Hanno potuto vedere come è collegato alla cultura e cosa le persone possono effettivamente vedere inizialmente quando vengono introdotte a una nuova cultura, ma anche quale cultura è quella che non si può vedere all’inizio a meno che non la si esplori un po’ più a fondo.

Poi hanno approfondito il modello dell’onion e la sua connessione con la cultura. Proprio come le cipolle, la cultura ha anche strati. Tuttavia, la cosa fondamentale che ogni cultura ha in comune sono i valori. Entrambi i modelli sono stati spiegati attraverso esempi di vita reale e cose comuni a tutti i paesi partner in questo progetto, al fine di aiutare i partecipanti a comprendere più facilmente il concetto di cultura.

Una volta introdotti a questi argomenti, i partecipanti sono stati divisi in gruppi di lavoro in cui hanno giocato al gioco “EQUIANO”. L’idea era quella di leggere una storia su una persona, ma con alcune parole omesse nel processo in modo che gli altri potessero cercare di immaginare chi fosse la storia e quali sfide avesse. Questo gioco mirava a mostrarci quanto siano facilmente formulate certe opinioni, stereotipi e pregiudizi e quanto sia importante capire le circostanze prima di formare un’opinione.

Dopo l’attività di gruppo, i partecipanti sono stati introdotti ai tre tipi di istruzione (non formale, formale e informale) e ai quattro tipi di stili di apprendimento, come è collegato al ruolo di facilitatore in una determinata attività del progetto e come possono utilizzare questa conoscenza per prepararsi meglio in futuro.

Alla fine del corso di formazione, ai partecipanti è stata data l’opportunità di valutare il corso di formazione. Sulla base delle loro risposte, il corso di formazione è stato molto efficace, con obiettivi chiaramente definiti, il formatore è stato in grado di rispondere alle domande dei partecipanti e hanno appre

zzato gli strumenti che sono stati loro presentati. Le risposte hanno mostrato che tutti i partecipanti si sono sentiti più a loro agio nel facilitare un’attività sull’argomento dopo il corso di formazione.

Tutto sommato, il corso di formazione ha raggiunto il suo obiettivo e ha aiutato i partecipanti a familiarizzare maggiormente con l’argomento e gli strumenti che possono utilizzare in future attività quando affrontano lo stesso o simile argomento.

TRAINING COURSE 25 NOV 2023 – ONLINE

On 25th November, Association for Progress, Education and Lobbying PEL Skopje organized a one day online training course as part of the project “Free To Be”, funded by the Erasmus+ programme of the European Commission and implemented by the Italian organization GAYCS.

The general aim of the project is to prevent homophobic cyberbullying among young people: a form of bullying that takes place over digital devices and platforms like mobile phones, computers, social media and tablets perpetrated against LGBTQI youth (lesbian, gay, bisexual, transgender, queer and intrasexual).

The online training course was organized with the aim to familiarize the participants with the topic of intercultural dialogue, to understand the main differences between the intercultural dialogue and the traditional methods of social inclusion and to get to know the online tools and technologies that can be used in the promotion of the intercultural dialogue among other young people.

During the seminar led by Julijana Daskalov from Skopje, North Macedonia, we gathered more then 50 young people from all partner countries (Italy, North Macedonia, Kosovo, Bosnia & Herzegovina and Albania).

The program of the training course was divided into 2 main sections, during which the participants had the opportunity to do both individual and group activities. At the beginning of this training course, before getting introduced to the topic of the project, the participants had the chance to hear more about the project itself and to learn more about the Erasmus+ programme.

Afterwards, they were introduced with the Miro platform, which they used to create their personal collage with images that represent themselves as persons but also images that describe their personal interests and they shared it with the others in order for them to get to know each other better for the group activities that followed.

Once they finished with their collages, they were presented the application Mentimeter which is an interactive application that helps with engagement of participants through different types of quizzes, polls, multiple-answers questions etc. They were explained how to use the application and then they were given some questions related to stress and stress management. It was interesting to see how uncomfortable people feel when they are talking about stress and their reactions towards it. It was interesting to see that most of the participants related stress with nervousness, anxiety and being angry towards other people. When asked what makes them most stressed, the most common answer was work-life balance, followed by workload, which shows us that the stress among people is usually coming from their place of work. The positive was that when they were asked to provide a tip for a friend who is feeling stressed, a bigger part of the participants mentioned some physical activity. At the end of the presentation of the Mentimeter app, they were asked to describe intercultural dialogue with only one word. They provided very valuable answers, which showed us that they are to some extent familiar with the topic of the training course.

The second part of the training course started with a theoretical presentation of the intercultural dialogue concept. During this session, the participants had the chance to learn more about stereotypes using examples from different countries. Also they learned more about cultures, how it is related with stereotypes, how it was developed throughout the years and how we adopt our culture. They were given the opportunities to reflect on their own personal experience and to see how they adapted and changed their culture.

From there, they explored the iceberg and onion models. They could see how it is related to culture and what people actually can see at first when they get introduced with a new culture, but also what culture is that one cannot see at first unless they explore it a bit deeper.

Then they dived deeper into the onion model and its connection with culture. Just as onions, culture also has layers, However, the core thing every culture has in common are the values. Both models were explained through real life examples and common things all partner countries in this project have in common in order to help the participants understand the concept of culture more easily.

Once they got introduced to these topics, the participants were divided into breakout groups in which they played the game “EQUIANO”. The idea was to read a story about one person but with certain words being omitted in the process so that the others could try to imagine who the story was about and what were the challenges this person had. This game aimed to show us how easily certain opinions, stereotypes and prejudice can be made and how important is to understand the circumstances before forming an opinion

After the group activity, the participants were introduced with the three types of education (non-formal, formal and informal) and with the four types of learning styles, how it is related to being a facilitator on a certain project activity and how they can use this knowledge in order for them to know how to better prepare in the future.

At the end of the training course, participants were given the opportunity to evaluate the training course. Based on their answers, the training course was very successful, it had clearly defined objectives, the trainer was able to answer participants’ questions and they enjoyed the tools they were introduced with. The answers showed that all participants felt more comfortable facilitating an activity on the topic after the training course.

All in all, the training course achieved its goal and helped participants get more familiar with the topic and the tools they can use in future activities when tackling the same or similar topic.


Intervento Radiofonico sul progetto “Free to Be”

Di recente, uno dei collaboratori di GAYCS ha partecipato a un’intervista radiofonica per parlare del progetto “Free to Be”, finanziato dalla Commissione Europea. Il progetto si concentra sulla promozione dell’inclusione e sulla sensibilizzazione riguardo ai diritti della comunità LGBTQIA+.

Durante l’intervista, il relatore ha illustrato gli obiettivi principali di “Free to Be”, tra cui favorire il cambiamento sociale, creare spazi sicuri e combattere il cyberbullismo omotrasfobico contro la comunità LGBTQIA+. Il pubblico radiofonico è stato informato sulle attività già realizzate, come workshop, campagne di sensibilizzazione e collaborazioni con partner internazionali.

Inoltre, è stato discusso il percorso futuro del progetto, invitando la comunità a partecipare e a sostenere le prossime iniziative. Questo intervento radiofonico ha rappresentato una piattaforma importante per diffondere consapevolezza, incoraggiare il sostegno e sottolineare il continuo impegno verso una maggiore uguaglianza e inclusione.


Radio Interview for “Free to Be” Project

Recently, one of GAYCS’ collaborators took to the airwaves to share valuable insights about the “Free to Be” project during a radio interview. This project, funded by the European Commission, focuses on promoting inclusion and raising awareness about LGBTQIA+ rights.

During the interview, the speaker discussed the key objectives of “Free to Be”, including fostering social change, creating safe spaces, and addressing omotrasphobic cyberbullying against the LGBTQIA+ community. The radio audience was informed about the various activities that have already been carried out, such as workshops, awareness campaigns, and collaborative efforts with international partners.

The discussion also touched on the upcoming steps of the project, inviting the public to stay engaged and participate in future initiatives. This radio appearance was an important platform to spread awareness, encourage support, and highlight the continued efforts being made toward greater equality and inclusion.

PRIMO WORKSHOP – DIALOGO INTERCULTURALE

Il corso di formazione online è stato organizzato con l’obiettivo di familiarizzare i partecipanti con il tema del dialogo interculturale, di comprendere le principali differenze tra il dialogo interculturale e i metodi tradizionali di inclusione sociale e di conoscere gli strumenti e le tecnologie online che possono essere utilizzati per promuovere il dialogo interculturale tra i giovani.

Il programma del corso di formazione è stato suddiviso in due sezioni principali. La prima parte era costituita da una sperimentazione tecnica e pratica:

  • Piattaforma Miro: i ragazzi hanno creato il loro collage personale con immagini che li rappresentano come persone ma anche con immagini che descrivono i loro interessi personali e lo hanno condiviso con gli altri per conoscersi meglio in vista delle attività di gruppo successive.
  • Mentimeter, un’applicazione interattiva che aiuta a coinvolgere i partecipanti attraverso diversi tipi di quiz, sondaggi, domande a risposta multipla, ecc. Ai partecipanti è stato spiegato come utilizzare l’applicazione e poi sono state proposte loro alcune domande relative allo stress e alla gestione dello stress.

La seconda parte del corso di formazione è iniziata con una presentazione teorica del concetto di dialogo interculturale.

  • I modelli dell’iceberg e della cipolla: Poi si è approfondito il modello dell’iceberg e della cipolla e il loro legame con la cultura. Proprio come la cipolla, anche la cultura ha degli strati, ma la cosa fondamentale che ogni cultura ha in comune sono i valori. Entrambi i modelli sono stati spiegati attraverso esempi di vita reale e cose comuni a tutti i Paesi partner di questo progetto, per aiutare i partecipanti a comprendere meglio il concetto di cultura.
  • EQUIANO: l’idea era quella di leggere una storia su una persona, ma omettendo alcune parole, in modo che gli altri potessero provare a immaginare di chi si trattasse e quali fossero le sfide di questa persona. Questo gioco mirava a mostrare la facilità con cui si possono creare certe opinioni, stereotipi e pregiudizi e quanto sia importante capire le circostanze prima di formarsi un’opinione.

Dopo l’attività di gruppo, ai partecipanti sono state presentate le seguenti informazioni

  • le differenze tra: stereotipi, pregiudizi ed esclusione
  • I tre tipi di educazione (non formale, formale e informale);
  • i quattro tipi di stili di apprendimento (ascoltare, leggere, fare, gruppo), come sono collegati all’essere un facilitatore in una certa attività di progetto e come possono usare questa conoscenza per sapere come prepararsi meglio in futuro

Se vi siete persi il workshop, siete fortunati! Potete dare un’occhiata qui/ If you miss out the workshop, you are lucky! You can check it out here:

FIRST WORKSHOP – INTERCULTURAL DIALOGUE

The online training course was organised with the aim to familiarise the participants with the topic of intercultural dialogue, to understand the main differences between the intercultural dialogue and the traditional methods of social inclusion and to get to know the online tools and technologies that can be used in the promotion of the intercultural dialogue among other young people.

The program of the training course was divided into 2 main sections. The first part was technical and practical experimentation: 

  • Miro platform: they used to create their personal collage with images that represent themselves as persons but also images that describe their personal interests and they shared it with the others in order for them to get to know each other better for the group activities that followed.
  • Mentimeter which is an interactive application that helps with engagement of participants through different types of quizzes, polls, multiple-answers questions etc. They were explained how to use the application and then they were given some questions related to stress and stress management.

The second part of the training course started with a theoretical presentation of the intercultural dialogue concept

Iceberg and onion models: Then they dived deeper into the iceberg model and onion model and their connection with culture. Just as onions, culture also has layers, However, the core thing every culture has in common are the values. Both models were explained through real life examples and common things all partner countries in this project have in common in order to help the participants understand the concept of culture more easily.

EQUIANO: The idea was to read a story about one person but with certain words being omitted in the process so that the others could try to imagine who the story was about and what were the challenges this person had. This game aimed to show us how easily certain opinions, stereotypes and prejudice can be made and how important is to understand the circumstances before forming an opinion.

After the group activity, the participants were introduced with 

  • Differences between: stereotypes, prejudices, and exclusion
  • the three types of education (non-formal, formal and informal);
  • the four types of learning styles(listener, readers, doing, group), how it is related to being a facilitator on a certain project activity and how they can use this knowledge in order for them to know how to better prepare in the future.

Creazione delle Linee Guida per Promuovere il Dialogo Interculturale Online

Nell’ambito del progetto “Free to Be” (FtB), una delle principali iniziative è stata la creazione delle linee guida per la promozione del dialogo interculturale online tra i giovani. Questo progetto mira a prevenire il cyberbullismo omofobico e transfobico, promuovendo al contempo l’inclusione e la comprensione interculturale.

Le linee guida sono il risultato di un intenso lavoro di formazione e collaborazione tra gli animatori socioeducativi e i partner del consorzio. Durante il primo scambio virtuale, i partecipanti hanno partecipato a corsi di formazione e workshop mirati a sviluppare strumenti efficaci per facilitare il dialogo interculturale tra i giovani.

Queste linee guida offrono metodologie e pratiche concrete che gli animatori possono utilizzare per incoraggiare la comunicazione rispettosa e inclusiva nelle piattaforme online. Gli obiettivi principali includono:

  • Migliorare la consapevolezza culturale: aiutando i giovani a comprendere e rispettare le diversità culturali.
  • Promuovere il rispetto e l’inclusione: fornendo strumenti per contrastare i discorsi di odio e le discriminazioni.
  • Facilitare l’interazione positiva: creando spazi virtuali sicuri dove i giovani possano esprimersi liberamente e rispettosamente.

L’obiettivo è che queste linee guida vengano adottate da organizzazioni educative e istituzioni in tutta Europa, contribuendo così a costruire una società più inclusiva e tollerante.

Creation of Guidelines to Promote Online Intercultural Dialogue

As part of the “Free to Be” (FtB) project, one of the main initiatives was the creation of guidelines for promoting online intercultural dialogue among young people. This project aims to prevent homophobic and transphobic cyberbullying while promoting inclusion and intercultural understanding.

The guidelines are the result of intensive training and collaboration between socio-educational animators and consortium partners. During the first virtual exchange, participants engaged in training courses and workshops aimed at developing effective tools to facilitate intercultural dialogue among youth.

These guidelines provide concrete methodologies and practices that animators can use to encourage respectful and inclusive communication on online platforms. The main objectives include:

  • Enhancing cultural awareness: helping young people understand and respect cultural diversity.
  • Promoting respect and inclusion: providing tools to counter hate speech and discrimination.
  • Facilitating positive interaction: creating safe virtual spaces where young people can express themselves freely and respectfully.

The goal is for these guidelines to be adopted by educational organizations and institutions across Europe, thus contributing to building a more inclusive and tolerant society.

INTERIM MEETING – ONLINE MEETING

Il 17 maggio 2024 si è tenuto un importante incontro virtuale tra i partner del progetto “Free to Be” sulla piattaforma digitale Zoom. Questo incontro cruciale, sostenuto dalla Commissione europea, ha segnato una tappa fondamentale nella traiettoria del progetto verso la promozione dell’empowerment e dell’inclusività.

L’incontro è iniziato con un esame approfondito dei risultati derivanti dal primo scambio virtuale del progetto. Attraverso un’analisi meticolosa, i partner hanno cercato di verificare gli effetti tangibili degli strumenti e delle metodologie utilizzate durante il workshop sulla promozione del dialogo culturale online tra i giovani. Inoltre, l’accento è stato posto sulla diffusione delle conoscenze acquisite ai colleghi facilitatori all’interno della nascente comunità online.

Riconoscendo l’imperativo di quantificare i progressi, è stata dedicata una riflessione significativa alla definizione di indicatori precisi per la misurazione. L’imminente realizzazione di un’indagine preliminare in vista dell’imminente scambio mira a valutare l’efficacia degli interventi e l’evoluzione del panorama dell’impatto. Stabilendo metriche discernibili, il progetto si sforza di coltivare un quadro solido per il miglioramento iterativo e la responsabilità. 

La coltivazione di una comunità vivace e inclusiva è parte integrante dell’etica del progetto. Questo sentimento è stato ribadito nelle delibere volte a promuovere la collaborazione tra i partner e le parti interessate. Sfruttando la comunità online creata dopo lo scambio, il consorzio aspira ad amplificare il suo impatto attraverso sforzi strategici di divulgazione. Alimentando un ambiente favorevole al dialogo e all’azione collettiva, il progetto si sforza di generare un’eredità duratura di empowerment e solidarietà.

In sintesi, l’incontro intermedio online del progetto ha rappresentato una convergenza di visione, dedizione e lungimiranza strategica. Mentre il progetto intraprende il suo viaggio di trasformazione, è pronto a produrre un cambiamento tangibile nella società. Attraverso una collaborazione continua e un impegno costante, il progetto si sforza di realizzare un futuro in cui i principi di empowerment e inclusività servano da faro guida per le generazioni a venire.

INTERIM MEETING – ONLINE MEETING

On May 17th, 2024, a significant virtual gathering unfolded as the partners of the “Free to Be” project convened on the digital platform Zoom. This pivotal meeting, underwritten by the support of the European Commission, marked an essential juncture in the project’s trajectory towards fostering empowerment and inclusivity.

The meeting commenced with a thorough examination of the outcomes stemming from the project’s maiden virtual exchange. Through meticulous analysis, the partners sought to ascertain the tangible effects of the tools and methodologies employed during the workshop on the promotion of cultural dialogue online between young people. Furthermore, emphasis was placed on the dissemination of acquired knowledge to fellow facilitators within the burgeoning online community.

Recognising the imperative of quantifying progress, significant deliberation was dedicated to outlining precise indicators for measurement. The impending deployment of a preliminary survey ahead of the forthcoming exchange aims to gauge the efficacy of interventions and the evolving landscape of impact. By establishing discernible metrics, the project endeavours to cultivate a robust framework for iterative improvement and accountability. 

Integral to the project’s ethos is the cultivation of a vibrant and inclusive community. This sentiment was echoed through deliberations aimed at fostering collaboration amongst partners and stakeholders alike. Leveraging the online community engendered post-exchange, the consortium aspires to amplify its impact through strategic dissemination efforts. By nurturing an environment conducive to dialogue and collective action, the project strives to engender a lasting legacy of empowerment and solidarity.

In summation, the interim online meeting of the project epitomised a convergence of vision, dedication, and strategic foresight. As the project embarks on its transformative journey, it stands poised to effect tangible societal change. Through continued collaboration and steadfast commitment, the project endeavours to realise a future where the principles of empowerment and inclusivity serve as guiding beacons for generations to come.

Raccolta delle parole più utilizzate irrispettose o di incitamento all’hate speech

In un mondo in cui il linguaggio continua a essere una potente arma, i giovani animatori delle diverse organizzazioni della partnership si sono impegnanti in una campagna fondamentale per la sensibilizzazione contro l’odio. Ogni ente ha avuto il compito di raccogliere parole di incitamento all’odio o espressioni irrispettose verso la comunità LGBTQIA+.

L’obiettivo di questa attività è stato non solo quello di documentare il linguaggio offensivo, ma anche di stimolare la consapevolezza su come le parole possano ferire e perpetuare l’emarginazione. Il ruolo dei facilitatori di ogni ente è stato cruciale in questa fase del progetto, poiché non solo hanno guidato il processo di raccolta, ma hanno offerto anche supporto ai partecipanti, aiutandoli a comprendere il contesto e l’impatto delle espressioni raccolte. Questo impegno collettivo ha mirato a costruire un futuro in cui il linguaggio possa diventare uno strumento di inclusione e rispetto, e non di discriminazione.

Le schede compilate dai partecipanti verranno presentate durante il prossimo workshop online, sabato 14 settembre, dedicato alla “Realizzazione della strategia per la campagna di sensibilizzazione”. Questo evento permetterà di discutere le strategie più efficaci per affrontare questi linguaggi offensivi e per creare un impatto duraturo nella lotta contro i pregiudizi.

Per attendere il workshop gratuito, potete registrarvi su questo link: https://www.eventbrite.it/e/entradas-free-to-be-lgbtqia-inclusive-language-campaign-949874759977

Potete consultare l’agenda qua:

I risultati dell’attività locale di raccolta delle parole più utilizzate, irrispettose o di incitamento all’hate speech, sono disponibili qui sotto in tutte le lingue del partenariato:

Collection of the most frequently used disrespectful or hate speech words

In a world where language continues to be a powerful weapon, the young animators of the different organisations in the partnership engaged in a key campaign to raise awareness against hate. Each organisation was tasked with collecting hate speech or disrespectful expressions towards the LGBTQIA+ community.

The aim of this activity was not only to document offensive language, but also to raise awareness of how words can hurt and perpetuate marginalisation. The role of the facilitators from each institution was crucial in this phase of the project, as they not only guided the collection process, but also offered support to the participants, helping them to understand the context and impact of the collected expressions. This collective effort aimed at building a future in which language can become a tool of inclusion and respect, and not of discrimination.

The fact sheets compiled by the participants will be presented during the next online workshop on Saturday, 14 September, dedicated to the ‘Realisation of the strategy for the awareness-raising campaign’. This event will discuss the most effective strategies to tackle these offensive languages and to create a lasting impact in the fight against prejudice.

To wait for the free workshop, you can register on this link: https://www.eventbrite.it/e/entradas-free-to-be-lgbtqia-inclusive-language-campaign-949874759977

Besides, you can check the agenda here:

The results of the local activity of collecting the most frequently used words that are disrespectful or incite hate speech are available below in all languages of the partnership:

SECONDO SCAMBIO VIRTUALE_CAMPAGNA PROMOZIONALE PER COMBATTERE “HATE SPEECH” CONTRO LGBTQIA+

Oggi, sabato 14 settembre, il progetto “Free to Be”, finanziato dalla Commissione Europea, ha ospitato un workshop online di grande impatto, mirato a fornire ai partecipanti strumenti per creare una campagna di promozione per contrastare il discorso d’odio e creare strategie promozionali efficaci. L’evento è stato un mix stimolante di teoria e pratica, che ha permesso ai partecipanti di approfondire il tema in modo significativo.

Il workshop è iniziato con un’introduzione al progetto “Free to Be”, che ha posto le basi per una sessione interattiva e di grande interesse. La prima parte dell’evento ha visto una discussione partecipativa sugli effetti dannosi del discorso d’odio, che ha stimolato un vivace scambio di idee ed esperienze. I partecipanti hanno inoltre esaminato i risultati delle campagne locali, condividendo le loro esperienze su come le iniziative anti-discorso d’odio abbiano avuto un impatto tangibile nelle loro comunità.

ALCUNI RISULTATI DELL’ATTIVITÀ LOCALE

La facilitatrice Jovana (PEL) ha guidato il gruppo in una parte più teorica, concentrandosi su come elaborare una strategia promozionale efficace. La sua presentazione è stata sia informativa che ispiratrice, offrendo ai partecipanti una struttura chiara per affrontare la comunicazione in modo tale da sensibilizzare e promuovere un cambiamento positivo. Il feedback positivo dei partecipanti ha confermato il successo della sessione, e il materiale della presentazione è disponibile in un PDF scaricabile (vedi il file qui sotto).

CHE COS’È UNA CAMPAGNA PROMOZIONALE?

Dopo una pausa pranzo, i partecipanti si sono immersi in esercizi pratici. Lavorando in gruppo, hanno identificato i target di riferimento e hanno sviluppato idee creative per grafiche e contenuti visivi, con l’obiettivo di attrarre il loro pubblico specifico. Hanno creato dei “target groups” e sviluppato idee di contenuti che potessero risuonare con i loro destinatari. La fase successiva del workshop ha visto i team elaborare strategie promozionali su misura per le loro organizzazioni, scegliendo canali di comunicazione, definendo obiettivi di copertura e perfezionando i concetti di contenuto.

La giornata si è conclusa con la presentazione dei lavori di gruppo, seguita da feedback costruttivi e una sessione finale di valutazione.

Il workshop è stato unanimemente considerato un grande successo, dotando i partecipanti di strategie applicabili e approfondendo la loro comprensione della lotta contro il discorso d’odio.

L’intero workshop è disponibile per la visione sul nostro Canale YouTube e invitiamo tutti a guardarlo e condividere le proprie opinioni.

Dopo averlo visto, vi invitiamo a partecipare al nostro breve questionario online, che troverete qui sotto.

Tutti i risultati finali dal workshop saranno caricati nei prossimi giorni!

SECOND VIRTUAL EXCHANGE_OUTREACHING CAMPAIGN TO COMBAT THE HATE SPEECH AGAINST LGBTQIA+ INDIVIDUALS

Today, Saturday 14th September, the “Free to Be” project, funded by the European Commission, hosted an impactful online workshop aimed at empowering participants with tools to create a promotional campaign to combat hate speech and create effective promotion strategies. The event was a vibrant mix of theory and practice, allowing participants to engage deeply with the subject matter.

The workshop kicked off with an introduction to the “Free to Be” project, setting the stage for a meaningful and interactive session. The first part of the event featured a participatory discussion on the harmful effects of hate speech, sparking a lively exchange of ideas and experiences. Participants also reviewed the results from local campaigns, sharing insights into the tangible impact of anti-hate speech efforts in their communities.

SOME OF THE LOCAL ACTIVITY RESULTS

Facilitator Jovana (PEL) led the group into a more theoretical segment, focusing on how to craft an effective promotion strategy. Her presentation was both informative and inspiring, giving participants a clear framework for how to approach communication in a way that raises awareness and fosters positive change. The positive feedback from attendees confirmed the session’s success, and the materials from the presentation are available in a downloadable PDF (see link below).

After a lunch break, participants dove into practical exercises. Working in groups, they identified target audiences and brainstormed creative ideas for graphics and visuals, focusing on how to appeal to their specific demographic. They crafted target personas and developed content ideas that would resonate with their chosen audiences. The next stage of the workshop saw teams create promotion strategies tailored to their organizations, selecting communication channels, setting reach targets, and refining their content concepts.

The day concluded with presentations of the group work, followed by constructive feedback and a final evaluation session. The workshop was unanimously considered a great success, equipping participants with actionable strategies and deepening their understanding of the fight against hate speech.

The entire workshop is available for replay on our YouTube Channel, and we encourage everyone to watch it and share their thoughts.

After watching, we invite you to participate in our brief online survey, which can be found below.

The final results will be uploaded soon. Stay posted!

Documento Strategico per la Campagna Online

Il fenomeno del discorso d’odio online è diventato una preoccupazione globale crescente. Con l’espansione delle piattaforme digitali, aumentano anche le sfide nel mantenere spazi sicuri e inclusivi. Per affrontare questo problema, la campagna strategica “Free to Be” sta intraprendendo passi decisi per sensibilizzare sull’impatto dannoso del discorso d’odio e promuovere una cultura di rispetto e inclusività negli spazi digitali. Attraverso una combinazione di educazione, sensibilizzazione e ispirazione, questa iniziativa incoraggia individui e organizzazioni a svolgere un ruolo attivo nel contrastare l’odio e promuovere un dialogo positivo.

Panoramica della Campagna

La campagna “Free to Be” è dedicata a uno sforzo strategico della durata di tre mesi volto a:

  • Sensibilizzare: Educare il pubblico sui pericoli e le conseguenze del discorso d’odio online.
  • Promuovere l’Inclusività: Favorire il rispetto e l’inclusione su tutte le piattaforme digitali.
  • Ispirare all’Azione: Incoraggiare gli individui a opporsi all’odio e a creare le proprie campagne.

Condividendo i risultati chiave del progetto, la campagna mira a coinvolgere e motivare un vasto pubblico a svolgere un ruolo proattivo nel contrastare il discorso d’odio e nel costruire comunità solidali e inclusive.

Obiettivi

Gli obiettivi principali della campagna sono:

  1. Coinvolgimento Pubblico: Presentare i risultati principali del progetto a un ampio pubblico entro un periodo di tre mesi, garantendo che questi risultati siano accessibili e comprensibili.
  2. Potenziare i Partecipanti: Fornire ai partecipanti strumenti pratici e conoscenze per progettare le proprie campagne contro il discorso d’odio, garantendo che abbiano le risorse necessarie per avere successo.
  3. Costruire un Dialogo: Incoraggiare conversazioni rispettose e costruttive online, promuovendo messaggi positivi e storie di inclusività.
  4. Approccio Localizzato: I materiali della campagna sono tradotti nelle lingue locali dei partner per garantire la massima portata e inclusività, rendendo la campagna accessibile a tutte le comunità.

Ispirare all’Azione

Il cuore della campagna “Free to Be” risiede nella sua capacità di ispirare all’azione. Dimostrando l’impatto del discorso d’odio e offrendo soluzioni chiare, la campagna potenzia gli individui a:

  • Farsi Sentire: Incoraggiare le persone a sfidare il discorso d’odio quando lo incontrano online.
  • Creare Campagne: Fornire gli strumenti e le risorse necessarie per aiutare le persone a progettare campagne promozionali efficaci contro l’odio.
  • Promuovere l’Inclusività: Favorire una cultura di rispetto e comprensione nelle comunità online.

Accesso gratuito alle strategie della campagna online:

Strategic Document for the Online Campaign

The rise of hate speech online has become a significant global concern. As online platforms expand, so do the challenges of maintaining safe and inclusive environments. To address this, the “Free to Be” strategy campaign is taking bold steps to raise awareness about the harmful effects of hate speech and foster a culture of respect and inclusivity in digital spaces. Through a combination of education, outreach, and inspiration, this initiative encourages individuals and organizations to take an active role in countering hate and promoting positive dialogue.

Campaign Overview

The “Free to Be” campaign is dedicated to a three-month-long strategic effort aimed at:

  • Raising Awareness: Educating the public on the dangers and consequences of hate speech online.
  • Promoting Inclusivity: Fostering respect and inclusiveness across all digital platforms.
  • Inspiring Action: Encouraging individuals to stand up against hate and create their own campaigns.

By sharing key findings and results from the project, the campaign seeks to engage and motivate a broad audience to take a proactive role in combating hate speech and building supportive, inclusive communities.

Objectives

The key objectives of the campaign are:

  1. Public Engagement: Presenting the project’s core results to a wide audience within a three-month period, ensuring these outcomes are accessible and clear.
  2. Empowerment: Providing participants with practical tools and knowledge to design their own campaigns against hate speech, ensuring they have the resources necessary to be successful.
  3. Building Dialogue: Encouraging respectful and constructive conversations online by promoting positive messaging and stories of inclusivity.
  4. Localized Approach: The campaign materials are translated into the local languages of the partnership to ensure maximum reach and inclusiveness, making the campaign accessible to all communities.

Inspiring Action

The heart of the “Free to Be” campaign lies in its ability to inspire action. By demonstrating the impact of hate speech and offering clear solutions, the campaign empowers individuals to:

  • Speak Out: Encouraging people to challenge hate speech when they encounter it online.
  • Create Campaigns: Providing the necessary tools and resources to help people design effective promotional campaigns to counter hate.
  • Promote Inclusivity: Encouraging a culture of respect and understanding across online communities.

Access for free to the online campaign strategies:

Evento di disseminazione a Roma

Sabato 19 ottobre, presso l’evento dedicato ai progetti europei a Roma, GAYCS ha avuto l’opportunità di condividere i risultati e gli obiettivi del progetto “Free to Be”, finanziato dalla Commissione Europea. È stata un’occasione importante per far conoscere il lavoro svolto finora e per coinvolgere i partecipanti nelle prossime fasi del progetto.

Durante l’intervento, sono stati illustrati i principali obiettivi di “Free to Be”, un progetto che mira a promuovere l’inclusione sociale e i diritti della comunità LGBTQIA+, così come combattere il cyberbullying omotrasfobico attraverso diverse attività a livello europeo. La partnership con altre organizzazioni europee ha permesso di costruire una rete solida di collaborazione, unendo le forze per raggiungere risultati significativi.

Nel corso del progetto, sono state realizzate diverse attività, tra cui workshop, incontri formativi e campagne di sensibilizzazione. Queste iniziative hanno permesso di raggiungere un pubblico ampio, coinvolgendo giovani, educatori e attivisti da tutta Europa. Uno dei principali successi è stato il rafforzamento della consapevolezza sui diritti LGBTQIA+ e l’abbattimento di stereotipi attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche.

Tuttavia, il lavoro non è finito qui. Ci sono ancora molti risultati da ottenere e obiettivi da raggiungere. La partecipazione e l’impegno delle persone durante l’evento di Roma sono stati essenziali per mantenere vivo il dialogo e rafforzare il coinvolgimento per le fasi future del progetto.

Uno degli aspetti più importanti emersi dall’evento è stata l’esigenza di coinvolgere attivamente la comunità nelle prossime fasi del progetto. È fondamentale che le persone continuino a partecipare e a dare il proprio contributo, poiché il successo delle future attività dipende dalla collaborazione di tutti. Gli organizzatori hanno sottolineato come l’energia e l’entusiasmo dei partecipanti siano stati fondamentali per dare forma alle iniziative future e per garantire che “Free to Be” continui a fare la differenza.

Grazie al coinvolgimento delle persone e alla condivisione di idee, siamo un passo più vicini a raggiungere i nostri obiettivi. Non vediamo l’ora di proseguire insieme in questo viaggio di inclusione e cambiamento positivo.

Dissemination event in Rome

On Saturday, October 19th, during an event dedicated to European projects in Rome, GAYCS had the opportunity to share insights about the “Free to Be” project, funded by the European Commission. It was a crucial occasion to showcase the work done so far and to engage participants in the next phases of the project.

During the presentation, the main objectives of “Free to Be” were outlined. This project aims to promote social inclusion and the rights of the LGBTQIA+ community, as well as cometa the omotransphobic cyberbullying through various activities at the European level. The partnership with other European organizations has helped build a strong network of collaboration, joining forces to achieve meaningful results.

Several activities have been carried out throughout the project, including workshops, training sessions, and awareness campaigns. These initiatives reached a broad audience, engaging youth, educators, and activists from across Europe. One of the key successes has been raising awareness about LGBTQIA+ rights and breaking down stereotypes through the sharing of experiences and best practices.

However, the work is far from over. There are still many goals to be achieved, and future milestones to reach. The participation and commitment of the attendees at the Rome event were essential to keep the dialogue alive and reinforce engagement for the next steps of the project.

One of the most important aspects highlighted during the event was the need to actively involve the community in the upcoming phases of the project. It is crucial for people to continue participating and contributing, as the success of future activities depends on everyone’s collaboration. The organizers emphasized how the energy and enthusiasm of participants were vital in shaping future initiatives and ensuring that “Free to Be” continues to make a positive impact.

Thanks to the involvement of the participants and the exchange of ideas, we are one step closer to achieving our goals. We look forward to continuing this journey of inclusion and positive change together